Report sul progetto del Microcredito Siciliano

Promozione di economia civile, sostegno alla piccola e media impresa. Con questo quadro di riferimento la Fondazione di Comunità di Messina ha istituito un fondo di garanzia denominato Microcredito Siciliano. Il fondo è uno strumento finanziario rivolto a chi non riesce ad accedere al credito tradizionale a causa di mancanza di garanzie reali oppure per insufficiente storico creditizio ed opera secondo logiche di economia civile. I beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese con sede legale ed unità produttiva nel territorio della Regione Sicilia.

Ad oggi sono stati finanziate 52 pratiche per un totale di € 1.173.227,06. Di questi € 205.000,00 sono stati erogati sotto forma di micro capitalizzazioni. A queste vanno aggiunte ulteriori 3 recentemente approvate.

L’erogazione media è stata ad oggi pari ad € 22.562,26.

Il grafico seguente individua la distribuzione per province dei beneficiari:

grafico microcredito siciliano

La maggiore polarizzazione nelle tre aree metropolitane è ovviamente legata alla popolazione residente, ma si ritiene possa anche essere correlata alla presenza in loco di un punto fisico di accesso al servizio (Hub Sicilia a Catania, la Fondazione a Messina e direttamente Banca Etica a Palermo).

I benefici sociali del progetto sono fortemente incoraggianti. Un’intervista telefonica ai beneficiari sull’impatto occupazionale dell’iniziativa ha permesso di stimare in 98 le unità lavorative stabilizzate e/o create grazie al progetto del microcredito. Risultato questo assai rilevante per il primo anno di attività in considerazione del fatto che molte delle aziende beneficiare sono delle start up e che quindi gli impatti economico-sociali è prevedibile che diano risultati nel medio-lungo periodo.

Le sofferenze sono circa il 10%. Due fattori hanno potuto incidere su questo risultato:

  • una non chiara comunicazione sul significato del sistema microcredito-fondo di garanzia;
  • una base informativa insufficiente  per personalizzare l’intervento di microcredito. Da qui la necessità di integrare il servizio finanziario con interventi ausiliari di ascolto, supporto e formazione.

Quest’ultimo punto esce confermato dall’analisi del tempo impiegato dai beneficiari a redigere il progetto nello standard di approfondimento richiesto. Dal primo contatto alla redazione del dossier i beneficiari hanno impiegato da 1 a 6 mesi con un tempo medio di 3,6 mesi e nonostante tale tempo oggettivamente lungo raramente i dossier, anche quelli finanziati, erano solidissimi.

I tempi di valutazione del merito creditizio da parte della banca vanno da 1 a 13 mesi, nei casi in cui sono stati chiesti ulteriori approfondimenti progettuali ai beneficiari o sono stati necessari accertamenti sulle situazioni creditorie passate degli stessi beneficiari. La media fra la presentazione del dossier e la valutazione del merito creditizio da parte dell’istituto bancario è stata di 5.3 mesi,  un tempo troppo lungo che va decisamente ottimizzato nel proseguo dell’esperienza.

Transitare l’operatività dell’esperienza di microcredito sulla MECC, strumento di finanza etica specializzato nel microcredito, nato ai sensi dell’Art. 111 del T.U.B. permetterà di superare le criticità secondo lo schema sottostante.

Debolezza: Sofferenze alte / tempo di progettazione alto dei beneficiari

Ipotesi progettuale attuabile tramite lo strumento specializzato ai sensi dell’Art. 111 del T.U.B.: Attivazione di percorsi di formazione/tutoraggio quale principale porta d’accesso al servizio di microcredito. Saranno realizzati percorsi trimestrali, finanziati dalla Fondazione, dove i giovani entrano con un’idea e, se valida, escono con il progetto finanziato, senza ulteriori tempi di istruttoria. Il primo percorso si terrà nel prossimo luglio.

Debolezza: Polarizzazione dei beneficiari nelle città in cui esistono punti di riferimento fisici del servizio finanziario.

Ipotesi progettuale attuabile tramite lo strumento specializzato ai sensi dell’Art. 111 del T.U.B.: Saranno aperti 9 punti territoriali, uno per Provincia, con il compito di orientare, monitorare e accompagnare negli anni i beneficiari e le loro aziende.

Debolezza: Tempo di valutazione alto del merito creditizio.

Ipotesi progettuale attuabile tramite lo strumento specializzato ai sensi dell’Art. 111 del T.U.B.: Il nuovo modello organizzativo è pensato per far coincidere la fase di accompagnamento alla progettazione/pre-istruttoria con la fase di valutazione del merito creditizio, che viene così azzerato.

 

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